LA BLOCKCHAIN
Che cos’è e come viene applicata nelle aziende
Oggi parliamo di un argomento davvero discusso negli ultimi tempi: La Blockchain.
Prima di partire con la spiegazione, un po’ lunga e articolata, di cos’è la Blockchain, vi voglio raccontare come e in quali settori aziendali può essere applicata questa nuova tecnologia.
Ambiti di applicazione
Se vi siete mai chiesti se la vostra azienda potrà mai adottare questa nuovissima tecnologia, la risposta è sì.
La blockchain, può essere sostanzialmente applicata in ogni settore. La crescita di questa tecnologia è tale che presto molti servizi a cui siamo abituati come per esempio: notai, banche o istituti finanziari passeranno totalemente in digitale e potranno essere gestiti in totale sicurezza, esclusivamente grazie all’utilizzo della Blockchain poiché questo permetterà loro di tenere traccia delle transazioni e delle autenticazioni, in modo ancora più sicuro e inviolabile.
Uno dei più grandi vantaggi che caratterizza la blockchain è , infatti, la trasparenza: chiunque può accedere alle informazioni archiviate. Di conseguenza sarebbe possibile raccogliere fondi e donazioni rendendo completamente trasparente tutto il processo; pensiamo ad esempio ai fondi raccolti dalle associazioni no-profit. Ecco, se quei fondi venissero raccolti usando una blockchain per gestire le donazioni, ogni donatore avrebbe non solo la possibilità di monitorare la somma complessivamente raccolta, ma persino seguire da vicino il modo in cui la sua donazione viene spesa. Quindi nessun potenziale scandalo potrebbe più travolgere alcuna associazione benefica se le raccolte fondi venissero gestite utilizzando una blockchain.
Vi ho incuriosito? allora adesso vi racconteremo nel dettaglio cos’è e come funziona la Blockchain.
cHE COS'è LA BLOCKCHAIN
Come già detto all’inizio di questo articolo, la Blockchain sta sicuramente facendo molto parlare di sé creando parecchie confusioni tra Criptovalute, Bitcoin, Piattaforme Blockchain, Smart Contract e quant’altro.
La blockchain, molto semplicemente, non è altro che un data base distribuito, cioè uno spazio virtuale nel quale è possibile archiviare ogni genere di informazione.
Sicuramente i più attenti avranno notato che è stato utilizzato il termine “database distribuito”, ciò significa che una copia delle informazioni archiviate in questo data base è conservata in ognuno dei computer che fanno parte della rete, ognuno dei quali è perfettamente sincronizzato sui medesimi documenti.
A rendere così innovativa questa tecnologia è il fatto che a differenza di qualunque altro data base la blockchain è sostanzialmente blindata. Per intenderci, anche il meno esperto di questioni informatiche sa benissimo che qualunque infrastruttura informatica può essere hackerata, non importa quante misure di sicurezza si possano avere, quando un data base è accessibile attraverso il web allora può essere hackerato; questo vale per qualunque archivio su internet, ma non vale per una blockchain. Il fatto, poi, che questo archivio di dati sia “ distribuito” ci permette di iniziare a prendere confidenza anche col concetto di “ decentralizzazione”. Normalmente, infatti, i data base sono “centralizzati” cioè sono di proprietà di un’azienda o di un’istituzione che si occupa di aggiornarli, di renderli accessibili alle persone che possono aver bisogno di consultarli e pone in essere tutte le misure di sicurezza necessarie non solo a prevenire il furto di informazioni ma anche ad evitare che i dati archiviati su quella infrastruttura vengano manipolati e corrotti.

COME FUNZIONA
Dopo aver compreso che una blockchain non è altro che un database distribuito, siamo pronti per fare il passo successivo e comprendere come funziona.
Per spiegarlo al meglio e per rendere il concetto comprensibile a tutti, ecco un esempio: mettiamo caso che Franco e Maria si debbano scambiare 500$, mediante un semplice bonifico. Quello che normalmente accadrà è che ogni banca terrà dei registri in cui riporterà il saldo complessivo di ogni cliente e le movimentazioni fatte da e verso quel determinato conto.
Quando Franco farà il bonifico dal suo conto a quello di Maria, la sua banca traccerà il movimento e segnerà sul suo registro una transazione di importo pari a -500$. Scalerà la somma dal saldo complessivo e invierà il denaro alla banca di Maria.
A sua volta, la banca di Maria farà altrettanto segnando sul proprio registro un movimento di +500$ sommandolo al suo totale complessivo.
Con una Blockchain succede esattamente la stessa cosa, con la differenza che il registro non è tenuto da una banca bensì da computer che partecipano alla rete (chiamati Miners) e che avranno tutti una copia di questo documento.
A questo punto, supponiamo che Franco voglia inviare un Bitcoin (una criptovaluta) a Maria, in questo caso tutti i computer che partecipano alla rete segneranno il movimento sul proprio registro e scaleranno 1 Bitcoin dal conto di Franco, e allo stesso tempo, lo sommeranno al conto di Maria. Le informazioni di questa singola transazione verranno inserite all’interno di un blocco che possiamo immaginare come una scatola che contiene le informazioni (indirizzo mittente, importo movimentato, indirizzo destinatario).
Se un soggetto malintenzionato tentasse di manipolare le informazioni contenute in uno dei blocchi già processati dalla rete, provocherebbe una serie di anomalie a catena su tutti i blocchi successivi. I computer della rete, a questo punto, ritrovandosi ad avere a che fare con un documento differente da quello che hanno a propria disposizione, sarebbero capaci di definire la natura malevola dell’operazione bloccandola istantaneamente.
I computer che fanno parte della rete non si limitano però a trascrivere le transazioni presenti all’interno di un blocco, ma le validano; e ciò vuol dire che una volta validato dalla rete il blocco non potrà più essere modificato.
E tu cosa ne pensi della Blockchain? Ti sembra un metodo davvero sicuro? Faccelo sapere con un commento sotto questo articolo!
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