Il SEO – introduzione all’ottimizzazione per i motori di ricerca

Ottobre 18, 2021
Ottobre 18, 2021 Magma Marketing

Il SEO – introduzione all’ottimizzazione per i motori di ricerca

SEO - Search Engine Optimization

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Search Engine Optimization SEO

IL SEO

ESISTIAMO SOLO “SEo” LO DECIDE GOOGLE… SEARCH ENGINE OPTIMIZATION

Ci piace scherzare, l’avrete capito. Del resto, se si fa un lavoro che ti appassiona, lo fai anche con spirito (un po’ da “nerd”, è vero… ma ci proviamo…).

Ci siamo chiesti da dove cominciare una rubrica dedicata al Web e al Web Marketing. Abbiamo deciso che iniziare a conoscere qualche elemento base di come “lavorano” i motori di ricerca potesse essere sensato.

Allora vediamo cos’è il SEO, l’acronimo dell’inglese(1) Search Engine(s) Optimization – Ottimizzazione (di un sito web) per i Motori di Ricerca.

Innanzitutto, qui prenderemo ad esempio come lavora Google perché è il motore di ricerca più utilizzato nel nostro Paese, ma va detto che ne esistono centinaia, anche che promettono di “non spiarci”, ma questa è un’altra storia e vi promettiamo che torneremo sull’argomento per parlarvi della “Papera che va”.

Chiaramente Google è il riferimento da tenere ben presente nella costruzione e nella gestione di un sito internet che punti al mercato, in senso lato, italiano.

Sono 3 i passaggi di base che Google compie per generare le risposte alle richieste di ricerca. Bene, i tre passaggi del motore di ricerca più noto sono: 1) scansione; 2) indicizzazione; 3) pubblicazione dei risultati. All’interno di quest’ultima l’arcano su cui gli esperti di SEO lavorano quotidianamente: il “ranking” (la classifica) deciso da Google nella pubblicazione dei risultati.

Andiamo per ordine: la scansione.

(1) Abituatevi, il marketing e la comunicazione sono una “disciplina” d’origine anglosassone, soprattutto made in USA, e quindi ci sono termini tecnici in lingua inglese che noi proveremo sempre a rendere anche in lingua italiana, ove possibile, ma non sempre sarà possibile.

FASE #1 – LA SCANSIONE DEI MOTORI DI RICERCA

Google “scansiona” costantemente il world wide web (internet) per scoprire nuovi siti web, nuove pagine, aggiornamenti a qualsiasi elemento presente sul web (immagini, video, articoli, prodotti di negozi, notizie, tag, geo-tac, meta-dati, ecc.).

Il proprietario del sito internet (o l’agenzia che per lui opera, come noi! Se dovete scegliere una agenzia SEO Torino, ricordatevene…)(2) può “chiedere” a Google di eseguire tale scansione del nuovo sito o per notificare gli aggiornamenti.
Lo si può fare con diversi metodi e impostando alcuni elementi del sito web: il file robot(3), la site map(4) (non necessaria se il sito è di poche pagine e tutte raggiungibili da link nella home page), installando “pezzetti” di codice informatico che permettano di agganciare il proprio sito ad un potente strumento che Google mette a disposizione degli sviluppatori: la Google Search Console di cui parleremo sicuramente in futuro in modo approfondito (ne abbiamo parlato QUI).

Google scansiona continuamente il web tramite i famosi “spider”, il Googlebot va costantemente alla ricerca di nuovi elementi web e di aggiornamenti da registrare nei propri indici, da “indicizzare”.Quando i ragnetti dei motori di ricerca “passano” sopra il nostro sito web, esso viene inserito in quella che viene chiamata Search Engine Results Page (SERP). Migliore e più fluido è il processo di scansione, potenzialmente più alto sarà il ranking del tuo sito web. Si tratta di saper agevolare questa scansione e farla ripetere con la frequenza più adeguata.

È molto importante sapere che per ottimizzare questa scansione Google man mano che scansiona il vostro sito web, decide anche con quale periodicità ripassare per la prossima scansione. Questo è un argomento significativo perché ne deriva che un sito con molti aggiornamenti continui, molte nuove pagine (ad esempio un quotidiano on line, o un marketplace come 1Solo.com o il sito web di un quotidiano come La Stampa dove vengono aggiunti migliaia di prodotti o nuovi articoli ogni giorno) viene scansionata dai motori di ricerca con una frequenza altissima proprio perché il motore ha compreso che è un generatore continuo di nuovi elementi.

Non sottovalutate quindi la creazione di un vero e proprio Piano editoriale che preveda la pubblicazione periodica di articoli e news, di approfondimenti.

 

(2) Nota di Servizio: L’articolo contiene citazioni “pubblicitarie” autoreferenziali 🙂
(3) Il file robot è un file testuale (.txt) contenuto nel nostro sito web che segnala ai motori quali sono le pagine da indicizzare ed eventualmente quelle da tralasciare. Ma il nome della nota serie TV dell’hacker affetto da dissociazione iper-multipla ed anche un po’ schizofrenico, è stata ispirata da questo piccolo file? Boh… lo scopriremo per voi!
(4) Un file .xml che segnala ai motori di ricerca la struttura (mappa) del nostro sito web (dalla home al più piccolo elemento che decidiamo di inserire in tale “albero” del nostro sito internet per notificarlo a Google e colleghi motori).

sono tanti i fattori che influiscono su un buon posizionamento del sito internet sui motori di ricerca: innanzitutto bisogna partire dalla strategia per poi sviluppare contenuti, incentivare commenti, integrare correttamente i social network aziendali, sviluppare e migliorare il codice software del sito web, curare gli aspetti tecnici come la site map del sito web, costruire link interni ed esterni corretti ed infine monitorare il traffico e le parole chiave di ingresso sul sito web per migliorare continuamente il SEO.

FASE #2 – L’INDICIZZAZIONE DEI MOTORI DI RICERCA

La seconda fase del lavoro di un motore di ricerca è quella dell’indicizzazione. È il momento “clou” del SEO. È infatti in questo momento che Google e colleghi cercano di capire di cosa tratta il nostro sito web, quali sono gli argomenti di cui si occupa, i servizi che eroga o i prodotti che vende.

Google in questa seconda fase analizza quindi i contenuti e cataloga le immagini, i video incorporati, i link contenuti nel sito web, cercando in generale di capire di che pagina si tratti. Queste informazioni vengono memorizzate nell’indice Google.

Primi piccoli consigli quindi per agevolare Google nel comprendere bene di cosa tratti il nostro sito web:

  1. usate titoli brevi e significativi
  2. utilizzate intestazioni di pagina che trasmettano immediatamente l’argomento trattato;
  3. il testo è fondamentale, così come le descrizioni delle immagini o dei video, per trasmettere ai motori di ricerca i contenuti.

Pur essendo in grado di comprendere il contenuto di alcune immagini e video, Google “capisce meglio” i contenuti testuali.Sono inoltre importanti gli attributi di immagini, i diversi “tag”, i titoli, sottotitoli.Questa però vuole essere una prima panoramica su come funzionano i motori di ricerca e le best practices sul SEO le lasciamo ai futuri articoli e white papers di Magmazine, il magazine di Magma Marketing e Comunicazione con sede a Torino e Alba, dedicato a tutto quello che attiene al marketing, alla comunicazione e al mondo delle PMI che rappresentano il nostro target primario (altro argomento che approfondiremo).

FASE #3 – IL RANKING

Quando un internauta digita una richiesta su un motore di ricerca (la cosiddetta “query”) Google e i motori cercano la risposta più pertinente nel loro indice in base a numerosi fattori.

I motori di ricerca determinano le risposte più pertinenti, da mostrare per prime rispetto ad altre (ranking delle risposte), con l’intento di fornire all’utente l’esperienza di ricerca più veloce ed utile possibile basandosi anche, ad esempio, sulla geo-localizzazione.

I fattori che usano i motori di ricerca per determinare la classifica sono moltissimi, per Google si parla di oltre 200 elementi (di cui parleremo approfonditamente in futuro) ma, tenendo conto che sempre di più viene implementato il “machine learning” (intelligenza artificiale, letteralmente l’auto-apprendimento della macchina), sono in continuo aggiornamento, implementazione e modifica.

Da qui l’importanza che la vostra azienda, soprattutto se possiede una sede locale, un “negozio fisico”, oltre ad avere un sito web con ottimi contenuti costantemente aggiornati, sia presente su strumenti quali Google My Business, alimentandolo di contenuti e favorendo le recensioni, abbia dichiarato la propria location, siano “linkati” su altri portali,ecc.

Molti utenti, infatti, utilizzano Google Search e Google Maps per individuare attività fisiche intorno a loro e avere le indicazioni stradali oppure fare chiamate telefoniche per avere informazioni. In questo senso, la scheda di Google My Business è attualmente uno degli strumenti più efficaci di Local SEO, l’ottimizzazione sui motori di ricerca a livello locale (geolocalizzato).

Sono comunque tanti i fattori che il motore di ricerca considera per generare le risposte a quella richiesta dello specifico utente: tra queste, le più importanti sono la lingua e il dispositivo dell’utente (desktop o mobile). Ad esempio, la ricerca di “museo di arte moderna” mostrerà risultati diversi a un utente di Torino rispetto ad un utente di Madrid.

Oltre a questi fattori, sempre per migliorare più possibile l’esperienza dell’utente che cerca sul motore di ricerca web, di estrema importanza sono la velocità di caricamento delle pagine del sito nonché l’ottimizzazione per la navigazione via mobile. Quest’ultimo fattore è talmente importante che alcuni motori di ricerca, Google in testa, eseguono la scansione di tutte le pagine del sito utilizzando il crawler(5) principale. Il crawler principale di tutti i nuovi siti web è il crawler mobile.

Google non accetta pagamenti per migliorare il ranking di una pagina e il ranking viene eseguito in modo programmatico, anche grazie alle continue scansioni e re-indicizzazioni. Si tratta di un lavoro di “loop” continuativo.

Diffidate quindi di chi vi dica “basta pagare per salire nelle ricerche di Google o dei motori di ricerca”. FALSO !

Diffidate da chiunque per vendervi un sito web vi dica “appena messo on line il tuo sito web sarà tra i primi risultati di Google”. FALSO !

Credete invece a chi, come noi di Magma Marketing e Comunicazione, senza peli sulla lingua (anche a rischio di perdere il potenziale Cliente) osa dirvi la verità, cioè “il SEO è un lavoro lungo, continuativo, professionale, tra i principali del web che può dare risultati solo a medio-lungo termine”. VERO !

Ulteriori piccoli consigli per migliorare i risultati e il ranking

  1. Fate in modo che il vostro sito e le sue pagine si carichino velocemente
  2. Fate in modo che il sito web e le sue componenti siano ottimizzati per i dispositivi mobili.
  3. Inserite contenuti pertinenti (la stessa cosa vale per gli #hashtag dei social media network, ma questo è un altro ambito);
  4. Aggiornate continuamente il sito web con nuovi contenuti interessanti e, sempre, pertinenti.

Ebbene, adesso che abbiamo capito che l’attività di posizionamento sui motori di ricerca (SEO) è un’attività per nulla banale, due sono le strade: tiratevi su le maniche, spendete tempo ad imparare, a sbagliare (sinonimo di imparare), a testare, e pian piano vedrete i risultati.
Se siete un giovane appassionato di marketing digitale, di web, il lavoro del SEO Expert è certamente una professionalità importante, ricercata e, il che non guasta, ben pagata!

La seconda opzione, più semplice per un’azienda, è quella di affidarsi ad un’agenzia SEO (uhm… ricordatevi di noi) che, dopo aver valutato la situazione sappia fissare degli obiettivi credibili in tempi ragionevoli, a costi sostenibili!

Lavorare per un buon posizionamento sui motori di ricerca è uno dei migliori investimenti (non spesa, investimento!) che potrete concepire per la vostra azienda, anche in termini di “Branding” (per chi non è esterofilo: la notorietà e il valore percepito del vostro marchio da parte dei vostri clienti o potenziali tali).

(5) si tratta di un software che ricerca automaticamente informazioni su internet, tipicamente al fine di indicizzare i contenuti del web.

Vi abbiamo incuriosito? Lo speriamo! Alla prossima!
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